Il tema della nostalgia: la nuova collezione di JW Anderson presentata alla London Fashion Week February Edition fa riscoprire il bello di un’era ormai dimenticata, ovvero, quella vittoriana degli anni ’30 e dell’evoluzione anni 60.
Durante l’esibizione tutto era in stile anni 30 e anni 60 , partendo dalle canzoni che hanno riscosso gran successo all’epoca e l’uso di parrucche in stile vittoriano per le modelle: molte sfoggiavano parrucche brizzolate, come se si fossero appena tolte i bigodini. Lo stesso vale anche per le calzature, per lo più delle Hush Puppies in versioni concettuali.
Ma questo non vuol dire che i vestiti fossero esclusivamente tradizionali: tutt’altro. Partendo dalla tradizione, Anderson costruisce un’idea moderna di era Vittoriana, esplorando nuovi territori. Ne sono un esempio i suoi incredibili top e miniabiti da cocktail taglio centurione, in trecce di lana spesse otto centimetri.
Oppure gli abiti retrò in mohair denso in stile pezzo degli scacchi, cuciti come felpe. Entrambi daranno senza dubbio inizio a nuove tendenze, nonché una nuova idea di stile by Anderson. Nei suoi capi lo stilista cerca di creare uno stile ispirato da Marks And Spencer nelle mutandine e canottiere blu inchiostro ed ecrù, abbinate a graziosi fiocchetti.
Lo scopo è quello di descrivere il pudore degli anni Sessanta, ma con un tocco nuovo, un po’ più progressista. Jonathan aveva già annunciato quello che voleva trasmettere al momento dell’invito di gioralisti e designer: ricordare il fascino del lusso dell’epoca, Anderson voleva non solo far creare un senso di nostalgia per il bello del passato, ma anche trasmettere la cultura dello strano, fondata sul disorientamento caratteriale e un forte senso di spaesamento facendo rivivere al meglio un’altra epoca
Articolo scritto da: Pellecchia Giovanni
Image Credit: Vogue Italia
