Passione Moda: Un Viaggio senza fine nell’espressione Creativa

Radio Fashion Magazine presenta un’intervista esclusiva con Simona De Lillo, Fashion Designer.

Scopri il percorso che l’ha portata al successo, dalle sue radici creative all’impatto ambientale positivo che cerca di ottenere con il suo lavoro.

Condividiamo la sua visione sulla gestione della pressione nel settore e il ruolo cruciale dell’ispirazione naturale nel suo processo creativo.

Simona rivela in anteprima il suo ultimo progetto e il suo impegno per la creazione di un marchio personale.

1) Quando e come nasce la tua passione verso il mondo moda? 

Non so definire un esatto momento. Credo sia nata con l’esigenza di esprimere tutto ciò che avevo dentro, da piccola ero molto timida e avevo paura di tutto ciò che mi circondava, non riuscivo ad esprimerlo attraverso la parola, mi veniva molto più facile chiudermi in una stanza a disegnare, ho sempre conservato un mio mondo personale e questo mi faceva sentire sicura. Ho una mente che viaggia costantemente, sogno ad occhi aperti e sono molto curiosa, soprattutto di cose stravaganti. Il mio cervello scarta tutto ciò che mi annoia e mi annoio molto facilmente.

2) Qual è stato il momento più gratificante della tua carriera come fashion designer/stylist freelance finora? 

Credo che ogni momento mi abbia portato fin qui e quindi ad ogni modo ogni parte della mia storia lavorativa ha reso, il presente molto più gratificante. Oggi è il momento più eccitante, forse il più rischioso e forse quello dove ho preso la scelta più difficile, ovvero, lavorare autonomamente ma la libertà di questa scelta non è ripagabile con nulla. Ho lavorato in diverse aziende come designer, ho tratto esperienza e ho fatto bagaglio di tante cose durante questi anni di carriera ma ho capito che ciò che avevo dentro, doveva uscire fuori da troppo tempo e questo era il momento giusto per farlo. Ad ogni modo credo che non esista veramente un singolo momento che io possa definire “gratificante” ma la gratificazione in sé stia nell’amare tutti i giorni ciò che faccio e farlo con passione.

 

3) Come definiresti il tuo approccio alla sostenibilità nella moda e quali azioni intraprendi per ridurre l’impatto ambientale nei tuoi progetti? 

La sostenibilità è di fondamentale importanza, sono sempre molto attenta all’utilizzo di tessuti ecosostenibili e a basso impatto ambientale. Personalmente nel mio piccolo credo che si possa fare tanto anche attraverso l’utilizzo del re-fashion e upcycling, per abbattere l’era del consumismo, e riadattare e dare nuova vita a capi ritenuti non più utilizzabili. Utilizzo molto spesso il re-fashion nei miei lavori ma anche nella vita quotidiana, non solo riduce l’impatto ambientale ma favorisce la creatività e l’unicità di ciò che indossiamo rendendolo nostro.

 

4) Come gestisci la pressione e le scadenze serrate che spesso caratterizzano il settore della moda?

Dalle esperienze aziendali, ho imparato proprio questo, ovvero quanto la gestione dei tempi e scadenze è fondamentale. Ad oggi ancora non ho avuto modo di provarlo sulla mia pelle con una mia realtà personale ma immagino sarà del tutto diverso e sicuramente mi porterà ad avere un peso e una responsabilità maggiore.

 

5) Quali sono gli elementi chiave che consideri quando crei un look o una collezione per adattarli alle esigenze e ai gusti del tuo pubblico? 

Gli elementi chiave sono sicuramente la funzionalità, l’estetica e il concept che voglio trasmettere. Sono i tre elementi che devono combinarsi per creare una collezione contemporane, al passo con i tempi ma che conservi la propria identità e estetica riuscendo allo stesso tempo ad essere oggetto desiderabile e d’acquisto.

 

6) Hai mai avuto esperienze di collaborazione con altre figure creative o settori diversi dalla moda? In caso affermativo, come queste collaborazioni hanno influenzato il tuo lavoro?

Assolutamente si. Credo nel potere dell’arte e in ogni sua forma di espressione, mi piace spesso collaborare con altri artisti, traggo ispirazione dal loro mondo. Quello che mi colpisce di queste collaborazioni è la storia  che si nasconde dietro ogni persona e il rapporto che si crea con l’altro, spesso si sviluppa una bella empatia con le persone con cui collaboro e questo credo sia importante, indica in quel momento, il nostro essere sulla stessa linea comunicativa e mi permette sin da subito di comprendere la visione altrui.

Mi piace osservare il singolo elemento, che sia un quadro,un brano musicale, un accessorio, e renderlo racconto attraverso il mio immaginario.

 

7) Qual è la tua più grande fonte di ispirazione per una specifica collezione o progetto? Puoi condividere qualche dettaglio sul tuo ultimo progetto e sul processo di creazione?

La mia più grande fonte d’ispirazione è la natura, intesa come,” l’universo considerato nella totalità dei fenomeni e delle forze che in esso si manifestano, da quelli del mondo fisico a quelli della vita in generale”. Quando progetto che sia una collezione o un progetto di styling, parto sempre da concetti che ritrovo nella realtà, cose che vedo e trasformo in pensieri, parole e poi immagini.

Nel mio ultimo progetto di styling, il concept nasce dall’idea che la vita sia un viaggio che non va vissuto a metà, con paura e poco coraggio.” Over the Horizon”, è un invito ad andare oltre la linea dell’orizzonte, cercare nuove realtà, inserirci con coraggio in nuovi spazi e contesti, mai vissuti e nel mentre goderci il viaggio, perché è lì che troveremo noi stessi, è nel percorso che scopriremo la giusta forza per farlo.

8) Come bilanci la tua creatività artistica con le esigenze di mercato? 

Credo che sia giusto tenere conto del mercato, perché un prodotto per essere definito tale deve saper arrivare prima di tutto al consumatore ma la fase creativa ha bisogno di completa libertà di espressione per poter essere definita tale e questo implica saper in parte uscire fuori dal contesto, esprimere in totale libertà la propria visione, per poterla trasmettere in modo puro, unico, per poi successivamente adattarla alle esigenze di mercato, conservando la propria anima.

 

9) Qual è il ruolo dei social media nella promozione del tuo lavoro e nella costruzione della tua presenza online?

Maggior parte dei lavori che ho realizzato sono frutto di collaborazioni avvenute tramite i social e da questo punto di vista, il loro utilizzo credo sia ad oggi di fondamentale importanza per essere al passo con la concorrenza. Personalmente cerco attraverso i social di trasmettere la mia estetica e lanciare messaggi sociali attraverso il modo più semplice per un creativo, “l’immagine”, proprio per questo prediligo molto l’utilizzo di Instagram che si basa principalmente sull’uso della fotografia per trasmettere ciò che vogliamo raccontare.

Credo io abbia ancora tanto da migliorare e imparare su questo mondo che è in continua evoluzione ma avrò modo di farlo sicuramente attraverso progetti futuri.

 

10) Quali sono i tuoi progetti futuri o obiettivi che desideri raggiungere nel prossimo anno?

Il mio obiettivo è un progetto tutto mio al quale sto già lavorando, la costruzione di un mio brand personale, un sogno che ho per tanto tempo congelato, per paura o forse perché ogni cosa, come credo che sia, ha il suo tempo. Credo molto al fato, all’essere nel posto giusto al momento giusto, tutto capita quando sei pronto ad accoglierlo, perché alla fine sei tu a volerlo. Oltre il brand, ho tanti altri progetti anche nel campo dello styling, ma sono scaramantica quindi, non vi svelo ancora nulla ma vi invito a seguire le mie pagine social per restare aggiornati.