John Zucca, il marchio made in Italy irrompe sulle passerelle di Altaroma

INFRANGENDO LE REGOLE E PROPONENDO UN NUOVO IDEALE DI BELLEZZA.

Il brand di abbigliamento si ispira ai canoni del decostruttivismo combinando strati di tessuto a tagli grezzi per una moda senza tempo John Zucca nasce nel 2020 a Milano, ed è il risultato del consolidato percorso del designer Cheng Chia

Hung nel mondo della moda.
A seguito di diverse esperienze nel settore che spaziano dall’Asia all’Europa, tra cui il premio del Taiwan Fashion Design Award nel 2008 e la collaborazione con il Museum of Contemporary Art di Taipei, lo stilista si trasferisce a Milano nel 2014, affascinato dalla cultura e dallo stile italiano.

Liberare. È questa la parola chiave del marchio, alla cui base vi è il desiderio di dare nuova linfa al concetto di identità, incoraggiando le persone a manifestare la propria diversità
sciogliendo i nodi della tradizione.

Ciò che ne consegue è un immaginario futuristico in cui l’individuo è libero dal patriarcato, dagli stereotipi, dal mainstream, dai pregiudizi di genere e di classe sociale, mostrandosi al pubblico attraverso silhouette imperfette ed uniche.
Il designer di origine taiwanese ha avuto l’opportunità di sfilare con la nuova collezione Autunno – Inverno 22/23 Future Skin sulle passerelle di Altaroma, progetto di fashion scouting dedicato ai giovani talenti della moda Made in Italy.

La linea si ispira ai canoni del decostruzionismo filosofico e al lavoro dell’architetto decostruzionista Frank Gehry, attingendo anche alla grande apertura culturale di Taiwan. Il risultato sono capi in cui il concetto di architettura rigida si fonde armoniosamente con la morbidezza delle linee dell’abbigliamento, grazie alla combinazione di materiali soffici e duri.

La collezione include 12 capi contraddistinti da silhouette insolite volte a sfidare il classico stile italiano pur conservandone lo spirito di innovazione.

Cheng ha lavorato anche sul concetto di moda sostenibile in molti dei vestiti e degli accessori per capelli, utilizzando abiti riciclati e materiali di scarto per creare prodotti che fanno eco alla recente tendenza di sviluppo sostenibile e di rispetto dell’ambiente